P2P: Parlamento UE boccia Dottrina Sarkozy
Il primo a pensare a misure drastiche per combattere il p2p era stato il presidente francese Sarkozy. L’idea di Sarkozy è quella di togliere la connessione a quelle persone che scaricano, tramite i vari software p2p, opere protette dal diritto d’autore.
La nuova normativa, che Sarkozy vorrebbe fare approvare, prevederebbe un sistema di avvertimento e sanzione il cui funzionamento sarebbe più o meno il seguente: chi detiene i diritti d’autore e individua (o viene a conoscenza di) una violazione la segnala (indicando l’indirizzo IP di chi avrebbe commesso la violazione) ad una apposita authority che invierà all’utente a cui corrisponderà l’indirizzo IP un avvertimento. Al terzo avvertimento l’autorità potrà richiedere l’imposizione di sanzioni a carico dell’utente. Le sanzioni possono andare da una sospensione dell’accesso a internet fino alla chiusura della connessione.
In Gran Bretagna il provider virgin media ha intenzione di seguire la politica di Sarkozy inviando delle lettere di avvertimento a quegli utenti che sono stati individuati come autori di comportamenti che violano le norme sul diritto d’autore, alla seconda “violazione” individuta sarà temporaneamente sospesa la connessione, ed alla terza “violazione” individuata ci sarà la disconnessione.
Nella settimana appena conclusa (giovedì 10) il parlamento europeo è intervenuto sulla questione e ha approvato, con 314 voti a favore e 297 contro, un emendamento che invita la Commissione europea e gli stati membri a
“evitare l’adozione di misure in contrasto con le libertà civili, i diritti umani e i principi di proporzionalità, efficacia e dissuasività, quali l’interruzione dell’accesso a Internet”
Il parlamento europeo ha considerato assolutamente sproporzionata la sanzione (l’interruzione dell’accesso a internet) rispetto alla colpa, considerandola anche lesiva dei diritti umani e delle libertà civili.
Questo emendamento non è però vincolante per gli stati membri dell’unione europea.
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